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Chi siamo

E pluribus unum... la magia della polifonia

 

Il progetto Vox Aurea Vocal Ensemble nasce da un'idea di Katja Moscato  e dall'esigenza di suoi coristi di formare un gruppo di musica vocale a cappella con il quale sperimentare un repertorio che spaziasse tra il  '500 e la musica contemporanea. Non tutti musicisti, ma professionisti e studiosi in ambiti e discipline diverse, i Vox Aurea sono accomunati dall'amore per la musica ed ammaliati dalla magia della polifonia. L'amore e la magia sono il motore e la ragione che muovono i coristi dell'Ensemble nel fare musica insieme, autofinanziandosi per provare in orari e luoghi improbabili, per ricercare, studiare e rielaborare il repertorio da proporre nei loro concerti. Una provvidenziale e sana follia permea chi è conquistato dalla passione per la musica, e nella galassia delle espressioni musicali il repertorio vocale si è sempre distinto come insostituibile e trascendente strumento di comunione e comunicazione. Alla ricchezza dell'immenso patrimonio della tradizione musicale italiana ed internazionale l'Ensemble attinge forti e gratificanti motivazioni per una incessante ricerca, e gli stimoli per il  costante perfezionamento tecnico ed interpretativo.

"Il primo vagito che ci ha annunciato alla vita segna la dimensione sonora come prima affermazione di esistenza e necessità di relazione. I suoni e le sue modulazioni misteriosamente consentono ad ogni bimbo di comunicare sentimenti e stati d'animo attraversando e superando ogni barriera linguistica e culturale. Dal riscatto dalla diffusa afasia  e sordità musicale passa quindi la possibilità di riappropriarsi del linguaggio universale e della sensibilità trascendente che accomuna gli uomini al di là di ogni frontiera, ed ogni essere vivente al di là di ogni barriera di specie. Il magico potere di Euterpe, colei che rallegra, ci ha raccolto provenienti da esperienze distanti per ricostruire in unità voci e sensibilità diverse intorno alla condivisione della bellezza fuggente e nascosta della musica corale, che non si svela se non nella sussidiarietà ed equilibrio delle parti, nella educazione all'ascolto, nella disciplina del silenzio e nel controllo della voce. La loro appagante frequentazione ed il costante esercizio regala di cogliere la meraviglia nascosta in un passaggio di una partitura di Monteverdi, in una cadenza di Palestrina o una dissonanza risolta di un brano contemporaneo. La condivisione di tale infinita meraviglia con chi gradisce l'ascolto della musica polifonica, ed ancor più con chi volesse condividere con noi lo studio e la pratica della musica corale, costituiscono il nostro auspicio, il fine ed il senso ultimo della nostra produzione e del nostro progetto musicale." 

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